Nuovo farmaco per la perdita di desiderio sessuale femminile

Il disordine ipoattivo del desiderio sessuale (in inglese: hypoactive sexual desire disorder (HSDD)) o basso desiderio sessuale (inhibited sexual desire (ISD)) è considerato una disfunzione sessuale che si caratterizza come una mancanza o un’assenza di fantasie sessuali e di desiderio di attività sessuale, secondo una valutazione medica. Altri termini spesso utilizzati per descrivere il fenomeno sono l’avversione sessuale e l’apatia sessuale. Per essere considerato come disturbo vero e proprio, esso deve causare notevole disagio individuale o difficoltà interpersonali; il disagio e le difficoltà non devono essere giustificate da un altro disturbo mentale, o da un farmaco (legale o illegale), o da una qualche altra condizione medica.
Una persona con ISD solitamente non si avvia a rispondere al desiderio del proprio partner per iniziare un’attività sessuale. Questo disturbo si verifica su una donna adulta su 10 negli Stati Uniti e la sua prevalenza sembra essere simile in Europa; tra le cause note del disturbo vi sono l’interazione tra fattori ormonali, neurobiologici, e psicosociali. Si ritiene che il disturbo sia causato da una diminuzione dei fattori eccitatori quali la dopamina, estrogeni, progesterone e testosterone e/o un aumento di mediatori inibitori quali serotonina, prolattina, e gli oppioidi; fattori questi che nel soggetto sano sono normalmente in equilibrio.
Ci sono farmaci che affrontano la perdita della funzione sessuale maschile, ma ad oggi non ci sono stati farmaci che curano la perdita di desiderio sessuale femminile. Il nuovo farmaco è il FLIBASERIN, un composto attivo sui recettori della serotonina e della dopamina. In particolare possiede attività agonista sui recettori 5HT1A, antagonista sui recettori 5HT2A della serotonina ed attività agonista parziale sui recettori della dopamina D4 (Stahl, 2015). Studiato inizialmente come farmaco antidepressivo, ambito nel quale ha evidenziato scarsa efficacia, è risultato avere effetti positivi nel trattamento del desiderio sessuale ipoattivo nelle donne in premenopausa e postmenopausa (la domanda di registrazione del farmaco negli USA è stata richiesta solo per le donne in premenopausa) (Reviriego, 2014). Gli effetti del flibanserin nel trattamento del disturbo da desiderio sessuale ipoattivo sono stati osservati anche nelle donne in postmenopausa (studio clinico SNOWDROP).
Il farmaco è risultato aumentare l’attività sessuale (valutata come SSE) e il desiderio sessuale (valutato come punteggio di desiderio dell’indice FSFI e come punteggio FSFI totale) e ridurre il disagio legato allo scarso desiderio sessuale (valutato come punteggio totale della scala FSDS-R e legato all’item 13, FSDS-R Item 13) in analogia con quanto osservato per le donne con HSDD in premenopausa (per tutti i parametri la variazione rispetto al placebo è risultata statisticamente significativa, p < 0,01). La percentuale di pazienti che ha giudicato aver avuto benefici evidenti in seguito al trattamento con flibanserin è risultata pari al 37,6% contro il 28,0% del gruppo placebo. Gli effetti collaterali più frequenti associate all’uso del farmaco sono stati capogiri, sonnolenza, nausea e mal di testa (Simon et al., 2014).
Il flibanserin è stato approvato negli USA al terzo tentativo di richiesta di autorizzazione, per le problematiche relative agli effetti collaterali del farmaco, in particolare capogiri, sonnolenza, senso di fatica e sedazione (negli studi clinici circa il 15% delle pazienti ha interrotto il trattamento per effetti collaterali).
articolo a cura del Dr. Gianfrancesco Cormaci, Medico specialista in Biochimica Clinica.