Cefalea a grappolo

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Descrizione:
Attacchi caratterizzati da dolore intenso, strettamente
unilaterale, orbitario, sovraorbitario, temporale, o in varie
combinazioni di tali sedi, della durata di 15- 180 minuti, che si
manifestano con una frequenza variabile da una volta ogni due giorni a 8
volte al giorno. Gli attacchi si associano a uno o più dei seguenti
segni omolaterali al dolore: iniezione congiuntivale, lacrimazione,
congestione nasale, rinorrea, sudorazione della fronte e del volto,
miosi, ptosi, edema palpebrale. Molti pazienti sono irrequieti o agitati
durante l’attacco.
Criteri diagnostici:
- Almeno 5 attacchi che soddisfino i criteri B-D
- Dolore di intensità forte o molto forte,
unilaterale, in sede orbitaria, sovraorbitaria e/o temporale, della
durata di 15-180 minuti (senza trattamento)1 -
La cefalea è associata ad almeno uno dei seguenti sintomi o segni:
- iniezione congiuntivale e/o lacrimazione omolaterali
- ostruzione nasale e/o rinorrea omolaterali
- edema palpebrale omolaterale
- sudorazione facciale e frontale omolaterale
- miosi e/o ptosi omolaterali
- irrequietezza o agitazione
- La frequenza degli attacchi è compresa tra uno ogni due giorni e 8 al giorno2
- Non attribuita ad altra condizione o patologia3
Nota:
- Durante il decorso della malattia (comunque per meno
dalla metà della sua durata) gli attacchi possono essere di minore
intensità e/o di durata inferiore o superiore a quella indicata. - Durante il decorso della malattia (comunque per meno
della metà della sua durata) gli attacchi possono avere una frequenza
minore rispetto a quella indicata. - L’anamnesi, l’esame obiettivo generale e neurologico
non suggeriscono alcuna condizione o patologia elencate nei gruppi
5-12, oppure l’anamnesi e/o l’esame obiettivo generale e/o l’esame
obiettivo neurologico ne suggeriscono la presenza, ma questa viene
esclusa da appropriate indagini strumentali, oppure ancora la condizione
o patologia è presente, ma gli attacchi di cefalea non si manifestano
per la prima volta in stretta relazione temporale con essa.
Commento:
Gli attacchi di cefalea a grappolo si associano a
un’attivazione della sostanza grigia dell’ipotalamo posteriore. Nel 5%
dei casi la cefalea a grappolo presenta una trasmissione ereditaria
(autosomica dominante). Gli attacchi si manifestano in periodi attivi,
denominati “grappoli”, della durata di settimane o mesi e sono
intervallati da fasi di remissione della durata di mesi o anni. Il
10-15% dei soggetti presenta un andamento cronico senza periodi di
remissione.
In un’ampia casistica sottoposta a un adeguato follow-
up, il 27% dei soggetti aveva presentato un solo periodo attivo. Questi
individui devono essere classificati con il codice diagnostico 3.1 Cefalea a grappolo.
Durante i periodi attivi, così come nelle forme croniche,
gli attacchi si manifestano con regolarità, e possono essere scatenati
da alcol, istamina o nitroglicerina. Il dolore raggiunge la massima
intensità nella regione orbitaria, sovraorbitaria, temporale (o in più
di una di queste sedi, in qualsiasi combinazione), ma può estendersi a
interessare altre aree del capo. Negli attacchi più intensi il dolore
diventa pressoché insopportabile. Il paziente di solito non riesce a
mantenere la posizione clinostatica e tipicamente cammina avanti e
indietro.
L’età all’esordio si colloca tra 20 e 40 anni. Per motivi
ancora sconosciuti la prevalenza è 3-4 volte maggiore negli uomini
rispetto alle donne.
Cefalea a grappolo coesistente con nevralgia trigeminale (sindrome cluster-tic):
Sono stati segnalati pazienti affetti da 3.1 Cefalea a grappolo e 13.1 Nevralgia trigeminale.
L’importanza di questa osservazione risiede nel fatto che entrambe le
condizioni vanno trattate adeguatamente per poter rendere il paziente
asintomatico.
Cefalea a grappolo episodica | G44.01 |
Descrizione:
Attacchi di cefalea a grappolo che si manifestano con
periodi attivi della durata da 7 giorni a 1 anno, intervallati da
periodi di remissione di almeno 1 mese.
Criteri diagnostici:
- Attacchi che soddisfino i criteri A-E per 3.1 Cefalea a grappolo
- Almeno due periodi di cefalea (“grappoli”) che durano da 7 a 365 giorni1 intervallati da periodi di remissione che durano ≥1 mese
Nota:
- Il periodo di “grappolo” dura abitualmente da 2 settimane a 3 mesi.
Commento:
In questa seconda edizione della Classificazione, la
durata delle fasi di remissione è stata aumentata fino a un minimo di 1
mese.
Cefalea a grappolo cronica | G44.02 |
Descrizione:
Attacchi di cefalea a grappolo presenti da più di 1 anno, senza remissioni o con remissioni che durano meno di 1 mese.
Criteri diagnostici:
- Attacchi che soddisfino i criteri A-E per 3.1 Cefalea a grappolo
- Attacchi presenti da >1 anno, in assenza di fasi di remissione o con periodi di remissione che durano <1 mese
Commento:
La cefalea a grappolo cronica può esordire de novo (in
passato veniva indicata con il termine di cefalea a grappolo cronica
primitiva) oppure evolvere da una forma episodica (in passato veniva
indicata con il termine di cefalea a grappolo cronica secondaria).
Alcuni pazienti possono passare da una forma cronica a una episodica.
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