Fibromialgia – Sintomi – Diagnosi – Terapia

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DEFINIZIONE
La
fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica caratterizzata da dolori
muscolo-scheletrici diffusi e dalla presenza di punti dolorosi (aree
algogene) definiti tender points.
Colpisce
i tessuti fibrosi (tendini e legamenti) e i muscoli causando un aumento
di tensione muscolare: tutti i muscoli del corpo sono in costante
tensione.
non esistono dati certi sulla sua reale frequenza, in quanto ancora oggi
continua ad essere ampiamente sottostimata e raramente diagnosticata.
Si
calcola che in Italia la prevalenza sia compresa tra il 2 e il 4% della
popolazione; il sesso femminile è più colpito rispetto al sesso
maschile.
in alcuni casi è localizzato (le sedi più frequenti sono il collo, le
spalle, la schiena, le gambe), ma talora è diffuso in tutto il corpo.
è causa di dolore, rigidità, facile affaticabilità (è come se i muscoli
lavorassero costantemente per cui si esauriscono con grande facilità:
questo significa che il paziente si sente sempre stanco e si affatica
anche per minimi sforzi). La tensione muscolare spesso si riflette a
livello dei tendini, che diventano dolenti in particolare nei loro punti
di inserzione (entesi); questi punti dolenti tendinei, insieme ad
alcuni punti muscolari, evocabili durante la visita medica con la
semplice palpazione, sono una caratteristica peculiare della
fibromialgia e vengono definiti “tender points”.
allergie stagionali o alimentari; alterazioni del ciclo mestruale;
riduzione della libido sessuale; ansia, depressione.
La
diagnosi della sindrome fibromialgica si basa ancora oggi sui criteri
enunciati dall’American College of Rheumatology (ACR) nel 1990: presenza
di dolore muscoloscheletrico diffuso da almeno 3 mesi associato a
dolorabilità di almeno 11 dei 18 tender points illustrati nella figura
1. Tuttavia è utile, nella valutazione del paziente con sospetta
fibromialgia, considerare anche la presenza degli altri sintomi (vedi
sopra), oltre al dolore muscoloscheletrico.
Figura 1 – I tender points identificati dall’ACR
la diagnosi di fibromialgia è di esclusione; cioè va considerata solo
quando si possono escludere altre malattie. È importante inoltre
identificare alcune patologie che si possono associare alla
fibromialgia. Per tali motivi, nel sospetto di una sindrome
fibromialgica, andrebbero comunque eseguiti i seguenti accertamenti
ematologici: emocromo con formula, VES, PCR, reuma test, transaminasi,
CPK, ormoni tiroidei, autoanticorpi (ANA, ENA, anti DNA), protidogramma,
ferritina, esame delle urine.
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